Cosa significa?
Partiamo dicendo che posizionati tra una vertebra e l’altra lungo la nostra colonna vertebrale troviamo i dischi intercartilaginei (fatta esclusione per la 1 e la 2 vertebra cervicale e le vertebre sacrali).
Quando si parla di “discopatia” indichiamo la sofferenza di uno di questi dischi fibro-cartilaginei.
Il loro compito è svolgere la funzione di “cuscinetto” in modo da ammortizzare le sollecitazioni e attenuare le pressioni che inevitabilmente si riflettono sul rachide. Non solo...permettono inoltre alla colonna di avere una grande elasticità e di compiere diversi movimenti sui piani dello spazio.
Nell’immagine puoi osservare diverse discopatie riassunte in maniera molto semplice.
Quali sintomi comportano? In alcuni casi assolutamente nulla. Studi scientifici infatti ci dicono che la degenerazione discale è presente nell’80% degli adulti dopo i 50 anni, mentre altri segni come l’assotigliamento e il bulging discale sopra il 60%. In altri casi quando ci troviamo di fronte a quadri più severi come una protrusione o un’ernia, i sintomi possono essere: - dolore locale in prossimità del disco lesionato. - dolore aspecifico della zona colpita - sintomi neurologici come formicolio/dolore/stanchezza/bruciore/perdita di sensibilità e/o di forza degli arti inferiori/torace/superiori a seconda della radice nervosa compressa - dolore in altre zone a causa della postura scorretta che assume il corpo per non sentire il dolore procato dalla compressione nervosa.
Tuttavia anch’esse possono essere asintomatiche e scoperte casualmente successivamente ad un esame diagnostico.
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