Spesso si pensa che una prestazione debba avere un tempo prestabilito ad esempio: nel caso di una seduta psicologica solitamente si ha un tempo fisso che si aggira intorno ai 50/55 minuti.
Altri professionisti preferiscono farsi pagare a “ore di lavoro”.
Nel mio caso invece è il corpo del paziente a dirmi quando il trattamento è finito.
Mi spiego meglio
Ogni volta che una persona si corica sul mio lettino io valuto la mobilità/la densità e la plasticità delle sue articolazioni e dei suoi tessuti. In base alle “disfunzioni” articolari o tissutali che trovo eseguo delle tecniche in modo da ripristinare un corretto movimento.
Per cui posso dare un tempo indicativo che può variare dai 30 minuti ai 60 minuti ma non posso sapere a priori quanto tempo durerà la seduta.
A dirmi di quante tecniche e di quanto tempo mi occorre per eseguirle me lo detta sempre il corpo del paziente: quando trovo disfunzioni croniche instaurate magari in un soggetto adulto o anziano è facile che occorra più tempo rispetto al trattamento di una disfunzione acuta presente su un soggetto giovane o su una persona che si fa visitare frequentemente.
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